lunedì 1 settembre 2014

Tutela il tuo ambiente con le spedizioni ecosostenibili

Molti studiosi ed esperti di tematiche ambientali sostengono, oramai da anni, che l’opera di utilizzo intensivo delle risorse del nostro ambiente quotidiano da parte dell’essere umano non è più sostenibile.
I sintomi forse più evidenti di tale sfruttamento sono lo scioglimento dei ghiacciai dovuti al riscaldamento globale o la diminuzione della biodiversità a causa della deforestazione dei “polmoni verdi” del globo.

La frequenza con cui avvengono disastri ambientali quali le alluvioni a causa della cementificazione e della edificazione vicino agli argini dei fiumi, o la comparsa di coltri di smog che avvolgono le principali metropoli occidentali ci dimostrano che il nostro pianeta non riesce più a sostenere un ritmo di sfruttamento ambientale così deleterio e poco responsabile.

Non è un caso che concetti, un tempo poco conosciuti, come basso impatto ambientale, risparmio energetico, energie rinnovabili, chilometro zero, filiera corta si stiano traducendo in pratiche quotidiane sempre più diffuse il cui obiettivo comune è quello di preservare l’ambiente circostante.

In questo contesto s’inserisce pienamente il concetto di spedizioni ecosostenibili, ossia modalità di trasporto in grado di diminuire gli impatti ambientali sociali ed economici generati dai veicoli, dalle emissioni dei gas serra alla congestione stradale, dall’inquinamento acustico sino al consumo di suolo, ossia la progressiva trasformazione di superfici naturali o agricole attraverso la realizzazione di costruzioni ed infrastrutture.
Un modo per venire a conoscenza di modalità di trasporto che soddisfino i requisiti del pieno rispetto ambientale è sicuramente quello di affidarsi a servizi di e-shipping come PackLink.
PackLink, azienda globale leader per la comparazione e l’acquisto online di servizi di spedizione nazionali e internazionali, offre agli utenti la possibilità di capire come spedire un pacco nel modo più conveniente possibile.

Attraverso un motore di ricerca interno, Packlink.it permette di confrontare i servizi e i prezzi dei principali corrieri (UPS, TNT, GLS, BRT e KEAVO): dopo aver inserito alcune informazioni di base – origine, destinazione e misure del pacco – l'utente ottiene immediatamente un preventivo online gratuito.
A questo punto sarà sufficiente selezionare il fornitore che meglio soddisfa le proprie necessità – in termini di risparmio ed efficienza – per poi procedere con la prenotazione del servizio in maniera rapida e sicura.
In tal modo, grazie all’intermediazione di piattaforme come PackLink, gli stessi consumatori e le imprese con le loro scelte di trasporto potranno contribuire attivamente a migliorare l’ecosostenibilità ambientale.

lunedì 14 aprile 2014

Fumare che rispetta l’ambiente



Fumare fa male, sia alla salute che all’ambiente: questa è la convinzione, più che fondata, che hanno moltissime persone.


Una sigaretta tradizionale contiene sostanze nocive non solo per chi fuma, ma anche per chi sta attorno al fumatore e ne aspira passivamente il fumo e per l’ambiente. Fumare, quindi, è una cosa assolutamente negativa che se ci si pensa provoca più danni che vantaggi. Ecco perché sarebbe conveniente smettere. 

Tuttavia, sappiamo bene che il fumo provoca, tra le tante cose, dipendenza e che è difficile smettere da un giorno all’altro ed è questo il motivo fondamentale per cui sempre più persone cercano di passare alla sigaretta elettronica per diminuire le sigarette fumate o per smettere totalmente.
Che rapporto ha la sigaretta elettronica con l’ambiente? Esiste un fumare che rispetta l’ambiente? Possiamo tranquillamente dire che, non essendoci combustione ma essendo un dispositivo elettronico, la sigaretta elettronica (come ad esempio www.green-smoke.it ) non produce sull’ambiente il forte impatto prodotto da una sigaretta tradizionale che, invece, brucia sostanze nocive, tra cui la nicotina. La tutela dell’ambiente è fondamentale, perché è un diritto di tutti e chi fuma non può pensare di inquinare dell’aria che è anche degli altri. Pertanto, se proprio non si riesce a smettere di punto in bianco di fumare, la sigaretta elettronica diminuisce la possibilità di inquinamento dell’aria, rendendo il tutto meno fastidioso per chi ci sta attorno. 


Per capire quanto una sigaretta può inquinare, basta pensare al fastidio che si prova quando un fumatore ci fuma accanto o quando, come accadeva qualche anno fa, si poteva fumare anche nei luoghi pubblici chiusi. La sigaretta elettronica cerca di evitare tutto questo e nell’ultimo periodo si sta cercando di fare luce anche sul contenuto del vapore di quest’ultima, per capire se può o meno inquinare.

Indagini fatte da diverse fonti, hanno dimostrato che nelle sigarette elettroniche non c’è formaldeide (sostanza altamente nociva e cancerogena). La formaldeide, che invece è presente nelle sigarette tradizionali, irrita le vie respiratorie e può anche provocare il cancro. Inoltre, è stato dimostrato anche che c’è meno glicole propilenico, che è una ulteriore sostanza irritante e inquinante, che è contenuta anche nelle sigarette normali. Le dosi minori dovrebbero ridurne gli effetti negativi sull’ambiente e sulla persona.

martedì 18 marzo 2014

Technogym e il paradiso terrestre: la Wellness Valley

La Wellness Valley si sviluppa nel territorio della provincia di Forlì-Cesena in prossimità di centri artisticamente ed economicamente rilevanti come Ravenna, San Marino, Faenza, Forlì. La distanza da Bologna è di poco superiore ai cinquanta chilometri. Cuore della Wellness Valley è il Technogym Village.
 
 


Costruito nel territorio di Cesena il Technogym Village non è semplicemente una fabbrica bensì la mente dell'intero progetto Wellness Valley.
 
 

Il Villaggio è interamente realizzato con materiali naturali (vetro, legno e acciaio) e si compone, oltre che del centro operativo (Factory) dove si producono attrezzature per il fitness, di numerose altre strutture.
Un totale di 150 mila metri quadrati di linee di montaggio, uffici, laboratori, sale convegni, palestre coperte e percorsi attrezzati all'aperto, è anche una fucina di idee, di studio e di approfondimento dei vari temi legati al Wellness Lifestyle.

La Wellness Valley è collocata nel territorio cesenate e nella Valle del Savio.
Si sviluppa su due parchi, che si estendono dalle colline al mare, dall'Appennino Romagnolo ben oltre Cesena fino al lido di Cesenatico.
Il parco di ponente si estende per 13 ettari, quello di levante si articola su ben 35 ettari.
All'interno della vasta area di verde attrezzato si trovano piste ciclabili e percorsi podistici, aree faunistiche e botaniche, corsi d'acqua, laghi e centri di ristoro.
Le Terme della Fratta (Forlì-Cesena) le Terme di Riolo (Faenza) e quelle di Castrocaro sono limitrofe.
Il tema del benessere è al centro della vocazione di questo ampio territorio in ogni senso.
Con un'ottica a 360° si declina su svariati settori con molte eccellenze rendendo la Wellness Valley un'offerta turistica unica, qualificata e completa.

I principali tasselli del progetto sono:

-la presenza di aziende di agricoltura biologica (la più importante è Almaverde Bio). 
-la vicinanza al mare
-l'eccellente enogastronomia
-le diffuse aree fitness sia all'interno delle strutture turistiche che all'esterno, nell'habitat naturale.
-la vicinanza di numerosi centri termali.

A completare l'offerta si aggiungono numerosi richiami culturali e la presenza di beni artistici di cui fruire.
La Biblioteca Malatestiana, unico esempio di biblioteca umanistica perfettamente intatta nata in un convento francescano e riconosciuta dall'Unesco nel 2008 con l'introduzione nel registro Memoire du Monde.
Palazzo Romagnoli a Cesena, gioiello architettonico settecentesco.
Montefeltro Vedute Rinascimentali, un museo "a cielo aperto" per confrontarsi con le visuali che hanno fatto da sfondo alle tele dei più importanti pittori del Rinascimento.

Casa Artusi a Forlimpopoli (la casa del celebre Pellegrino Artusi, ritenuto il padre della cucina italiana).
La casa, divenuta Centro di Cultura Enogastronomica è aperta ad appassionati e curiosi, cultori e ricercatori.

Molte le iniziative legate al Fitness Lifestyle.
Tra le altre ricordiamo la "Maratona Alzheimer" dedita anche alla raccolta di fondi per la ricerca e la vittoria di Cesena a Capitale Europea dello Sport 2014.
Il Welness Congress è un evento internazionale che si svolge con cadenza annuale.
Partecipato da specialisti, imprenditori del settore e addetti è uno di quegli eventi che "dettano le regole".
Nel 2012 si è svolta a Cesena la XX° edizione con uno speaker d'eccezione: l'ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.

A determinare le sorti della Wellness Valley che oggi dispone di ospitalità diffusa di alta qualità con strutture dotate di ogni comfort, è stata l'idea imprenditoriale di Nerio Alessandri, patron di Technogym.
Ha soli 22 anni quando nel 1983 fonda l'azienda che opera nei settori del Fitness e del Wellness.
Oggi Technogym conta su oltre 55.000 installazioni nel mondo e 35.000 centri wellness.
Ha sedi in Europa, Asia, USA, America del Sud, Medio Oriente e Australia ed esporta più del 90% della produzione.
Technogym è stata fornitore ufficiale di 5 Olimpiadi.
Nel 2003 Alessandri costituisce la Wellness Foundation, organizzazione no profit che ha lo scopo di diffondere la cultura del benessere e promuovere la ricerca scientifica intorno ad esso.
Tra gli scopi della Fondazione l'organizzazione del Wellness Congress e la progettazione del marchio Wellness Valley per mettere a disposizione della sua comunità d'origine le competenze sviluppate in 20 anni di attività.
La proverbiale operosità dei romagnoli ha interagito creando Associazioni di aziende turistiche per migliorare l'offerta della Wellness Valley e della sua visibilità.
Cesenatico Bellavita, Strada dei Vini e dei Sapori, BikeHotels sono solo alcuni esempi dell'associazionismo diffuso in questa regione.
Il BIL (Benessere Interno Lordo) di queste zone è altissimo a riprova della validità del progetto.

lunedì 19 agosto 2013

SANA 2013: dal 7 al 10 settembre 2013 Bologna si colora di verde. Il salone del biologico ci aspetta!

Arrivato al venticinquesimo anniversario, il Salone del biologico e del naturale è diventato un evento di portata internazionale raggruppando operatori del settore biologico di tutta Europa e del mondo.

La fiera sarà organizzata in 3 settori espositivi: alimentazione, benessere ed altri prodotti naturali.

Nel padiglione dedicato all'alimentazione verranno esposti e proposti al pubblico solamente prodotti biologici alimentari certificati  e controllati da una commissione di Sana in collaborazione con FederBio. I visitatori potranno degustare le prelibatezze italiane di prodotti tipici locali: formaggi, vini e molto altro!

Nel settore benessere si potranno acquistare ed avviare trattative commerciali di cosmetici, integratori alimentari, erbe officinali e prodotti alimentari dietetici bio.

Mentre nella terza area, dedicata ad "altri prodotti naturali" saranno esposti  prodotti del "vivere quotidiano biologico":  prodotti per la casa, abbigliamento con tessuti naturali e arredamento in legno non trattato.

Sana 2013 arricchisce questo importante evento con un ricco programma culturale: incontri di approfondimento, corsi e seminari dedicati ad erboristi, farmacisti, operatori biologici, barman e ristoratori.

Insomma, per chi ama la vita SANA non ha che visitare questo bellissimo evento che si terrà dal 7 al 10 settembre nel quartiere fieristico di Bologna!

Noi ci saremo e voi?


mercoledì 31 luglio 2013

L'Italia nella Top Ten per l'agricoltura biologica. Non ci credi? Guarda l'infografica!

Dall'infografica elaborata da Eco Seven sui dati 2012 di FederBio possiamo notare che l'Italia rientra nella Top Ten dei paesi con maggiori appezzamenti di agricoltura biologica (1.113.742 ettari) e per numero di aziende dedicate al biologico (41.807). Un'evoluzione che in 20 anni ha quadruplicato il fatturato del mercato Green!

Non male, vero?


lunedì 29 luglio 2013

green workers? 3 profili per un futuro sempre più sostenibile!

Secondo l'OCSE e molti ricercatori di fama internazionale,  la Green Economy è l'unica via da intraprendere per uscire da questa terribile crisi economica globale. Uno sviluppo sostenibile è alla base di una crescita economica graduale a basso impatto ambientale. Per questo motivo i Green Workers sono sempre più richiesti nel mercato del lavoro, secondo uno studio condotto da Unioncamere le società hanno molta difficoltà a trovare il 30% dei profili con competenze "green" adeguate.




  I 3 profili "green" sempre più richiesti sono:
  • Esperto di progettazione delle energie rinnovabili: coordina e progetta i sistemi di energia rinnovabile. Analizza il territorio dove verranno installate le opere e imposta un piano di progettazione per la tecnologia da utilizzare. E' necessaria una laurea specialistica in ingegneria ambientale e un successivo Master in fonti rinnovabili. 
  • Certificatore energetico: professionista specializzato in diagnosi energetica. Questa figura professionale ha acquisito molta importanza da quando è obbligatoria la certificazione energetica ACE per l'atto di compravendita di un immobile. Raccoglie informazioni sull'immobile, calcola le emissioni di CO2 e rilascia un documento con la certificazione energetica dell'immobile.   E' necessaria la laurea triennale o specialistica in: scienze ambientali, ingegneria, architettura. Oppure il diploma di geometra, agrario o perito industriale e aver superato l'esame di un corso specifico per diventare certificatore energetico.  Deve iscriversi all'albo professionale.
  • Biotecnologo: Un professionista che si occupa sopratutto della produzione di biocarburanti. E' necessaria una laurea specialistica in biotecnologie.

martedì 23 luglio 2013

Tutte le virtù del biologic







Quando parlate di biologico sapete realmente di cosa si tratta?

Da uno studio condotto dalla Cornell University sembrerebbe che i consumatori siano molto influenzati dall’etichetta verde “bio” di cui avrebbero spontaneamente una percezione positiva: il 23% degli intervistati si dichiarano disposti a pagare di più per un prodotto biologico in quanto più sano, dietetico, gustoso e genuino. Da uno studio di settore promosso da SANA sul mercato “verde” in Italia è emerso che il termine biologico è associato ad un’alimentazione sana, eco-compatibile, buona e sicura. Un quarto del campione intervistato afferma di consumare abbastanza spesso prodotti biologici anche se c’è un dilagante giudizio negativo in merito ai costi troppo alti rispetto ai prodotti non biologici. Paolo Pari, Direttore Marketing di Almaverde Bio, spiega che i prodotti biologici non sono più nutrienti di quelli tradizionali ma è il metodo etico di produzione e salvaguardia dell’ambiente che fa la differenza.

Ma cosa si nasconde dietro l’etichetta verde BIO?

I prodotti alimentari biologici devono avere almeno il 95% degli ingredienti certificati provenienti da agricoltura biologica (escludendo sale, acqua e additivi ammessi).  È ovviamente vietato dal disciplinare l’uso di coloranti artificiali e ingredienti ottenuti da coltivazioni geneticamente modificate (i famosi OGM), oltre che l’utilizzo di fertilizzanti  di sintesi (è previsto invece l’utilizzo di concimi organici quali letame, sovescio o compost).

I principali obiettivi che i promotori dell’agricoltura biologica vogliono portare avanti sono:
-          Produzione di prodotti alimentari 100% naturali senza nessun tipo di residuo tossico
-          Riduzione dell’impatto ambientale rispetto all’agricoltura tradizionale e rispetto della biodiversità
-          Maggiori controlli su tutta la filiera produttiva e garanzie a tutela dei consumatori
-          Rispetto della stagionalità della frutta e verdura

Scegliere  biologico è importante per dare un contributo alla salvaguardia del nostro ambiente, oltre che per scegliere di alimentarsi in maniera più sana rispetto alle insidie nascoste, sovente, nelle produzioni industriali e agricole convenzionali. Il costo più elevato dei prodotti biologici include la consapevolezza di aver effettuato un acquisto etico, sostenibile e che spesso comporta un gusto migliore!