lunedì 19 agosto 2013

SANA 2013: dal 7 al 10 settembre 2013 Bologna si colora di verde. Il salone del biologico ci aspetta!

Arrivato al venticinquesimo anniversario, il Salone del biologico e del naturale è diventato un evento di portata internazionale raggruppando operatori del settore biologico di tutta Europa e del mondo.

La fiera sarà organizzata in 3 settori espositivi: alimentazione, benessere ed altri prodotti naturali.

Nel padiglione dedicato all'alimentazione verranno esposti e proposti al pubblico solamente prodotti biologici alimentari certificati  e controllati da una commissione di Sana in collaborazione con FederBio. I visitatori potranno degustare le prelibatezze italiane di prodotti tipici locali: formaggi, vini e molto altro!

Nel settore benessere si potranno acquistare ed avviare trattative commerciali di cosmetici, integratori alimentari, erbe officinali e prodotti alimentari dietetici bio.

Mentre nella terza area, dedicata ad "altri prodotti naturali" saranno esposti  prodotti del "vivere quotidiano biologico":  prodotti per la casa, abbigliamento con tessuti naturali e arredamento in legno non trattato.

Sana 2013 arricchisce questo importante evento con un ricco programma culturale: incontri di approfondimento, corsi e seminari dedicati ad erboristi, farmacisti, operatori biologici, barman e ristoratori.

Insomma, per chi ama la vita SANA non ha che visitare questo bellissimo evento che si terrà dal 7 al 10 settembre nel quartiere fieristico di Bologna!

Noi ci saremo e voi?


mercoledì 31 luglio 2013

L'Italia nella Top Ten per l'agricoltura biologica. Non ci credi? Guarda l'infografica!

Dall'infografica elaborata da Eco Seven sui dati 2012 di FederBio possiamo notare che l'Italia rientra nella Top Ten dei paesi con maggiori appezzamenti di agricoltura biologica (1.113.742 ettari) e per numero di aziende dedicate al biologico (41.807). Un'evoluzione che in 20 anni ha quadruplicato il fatturato del mercato Green!

Non male, vero?


lunedì 29 luglio 2013

green workers? 3 profili per un futuro sempre più sostenibile!

Secondo l'OCSE e molti ricercatori di fama internazionale,  la Green Economy è l'unica via da intraprendere per uscire da questa terribile crisi economica globale. Uno sviluppo sostenibile è alla base di una crescita economica graduale a basso impatto ambientale. Per questo motivo i Green Workers sono sempre più richiesti nel mercato del lavoro, secondo uno studio condotto da Unioncamere le società hanno molta difficoltà a trovare il 30% dei profili con competenze "green" adeguate.




  I 3 profili "green" sempre più richiesti sono:
  • Esperto di progettazione delle energie rinnovabili: coordina e progetta i sistemi di energia rinnovabile. Analizza il territorio dove verranno installate le opere e imposta un piano di progettazione per la tecnologia da utilizzare. E' necessaria una laurea specialistica in ingegneria ambientale e un successivo Master in fonti rinnovabili. 
  • Certificatore energetico: professionista specializzato in diagnosi energetica. Questa figura professionale ha acquisito molta importanza da quando è obbligatoria la certificazione energetica ACE per l'atto di compravendita di un immobile. Raccoglie informazioni sull'immobile, calcola le emissioni di CO2 e rilascia un documento con la certificazione energetica dell'immobile.   E' necessaria la laurea triennale o specialistica in: scienze ambientali, ingegneria, architettura. Oppure il diploma di geometra, agrario o perito industriale e aver superato l'esame di un corso specifico per diventare certificatore energetico.  Deve iscriversi all'albo professionale.
  • Biotecnologo: Un professionista che si occupa sopratutto della produzione di biocarburanti. E' necessaria una laurea specialistica in biotecnologie.

martedì 23 luglio 2013

Tutte le virtù del biologic







Quando parlate di biologico sapete realmente di cosa si tratta?

Da uno studio condotto dalla Cornell University sembrerebbe che i consumatori siano molto influenzati dall’etichetta verde “bio” di cui avrebbero spontaneamente una percezione positiva: il 23% degli intervistati si dichiarano disposti a pagare di più per un prodotto biologico in quanto più sano, dietetico, gustoso e genuino. Da uno studio di settore promosso da SANA sul mercato “verde” in Italia è emerso che il termine biologico è associato ad un’alimentazione sana, eco-compatibile, buona e sicura. Un quarto del campione intervistato afferma di consumare abbastanza spesso prodotti biologici anche se c’è un dilagante giudizio negativo in merito ai costi troppo alti rispetto ai prodotti non biologici. Paolo Pari, Direttore Marketing di Almaverde Bio, spiega che i prodotti biologici non sono più nutrienti di quelli tradizionali ma è il metodo etico di produzione e salvaguardia dell’ambiente che fa la differenza.

Ma cosa si nasconde dietro l’etichetta verde BIO?

I prodotti alimentari biologici devono avere almeno il 95% degli ingredienti certificati provenienti da agricoltura biologica (escludendo sale, acqua e additivi ammessi).  È ovviamente vietato dal disciplinare l’uso di coloranti artificiali e ingredienti ottenuti da coltivazioni geneticamente modificate (i famosi OGM), oltre che l’utilizzo di fertilizzanti  di sintesi (è previsto invece l’utilizzo di concimi organici quali letame, sovescio o compost).

I principali obiettivi che i promotori dell’agricoltura biologica vogliono portare avanti sono:
-          Produzione di prodotti alimentari 100% naturali senza nessun tipo di residuo tossico
-          Riduzione dell’impatto ambientale rispetto all’agricoltura tradizionale e rispetto della biodiversità
-          Maggiori controlli su tutta la filiera produttiva e garanzie a tutela dei consumatori
-          Rispetto della stagionalità della frutta e verdura

Scegliere  biologico è importante per dare un contributo alla salvaguardia del nostro ambiente, oltre che per scegliere di alimentarsi in maniera più sana rispetto alle insidie nascoste, sovente, nelle produzioni industriali e agricole convenzionali. Il costo più elevato dei prodotti biologici include la consapevolezza di aver effettuato un acquisto etico, sostenibile e che spesso comporta un gusto migliore!

giovedì 27 giugno 2013

Birre artigianali ideali per la merenda? Vi spieghiamo come...

Eccellente ricetta gourmet per una torta alla birra insolita ma gustosa.

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato delle proprietà e benefici delle birre artigianali, a questo proposito navigando nella rete, ci siamo imabattuti in questa ricetta per preparare una torta alla birra davvero golosa,  ideale per la merenda o lo spuntino pomeriadiano ma anche per una originale english breakfast. 
Ingredienti:

250 gr di farina bianca 00
100 gr di farina di grano integrale
150 gr di prugne secche senza nocciolo
100 gr di miele
70 gr di burro
10 gr di malto da panettiere
1 uovo
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
mezzo cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
una bustina di lievito per torte salate



Per cominciare riscaldare il forno a 180º ed imburrare bene la tortiera. Aggiungere i due cucchiai di fiocchi d’avena e scuotere il tutto, in modo che i fiocchi aderiscano su tutto il perimetro dello stampo.

Mescolare insieme in una boule le farine, il sale, il lievito e le polveri di cannella e chiodi di garofano. Aggiungere le prugne tagliate a pezzettini, una volta mescolato il tutto, creare un buco al centro per aggiungere l’uovo.

Sciogliere in un pentolino il burro ed il miele, aggiungere succesivamente il malto da panettiere e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Togliere il tutto dal fuoco e versare lentamente la birra artigianale scura.

Aggiungere all’impasto, gli ingredienti della boule, mischiare il tutto con delicatezza. Versate tutto nella tartiera e infornate per circa 40-45 minuti.

Una volta preparato il pane, lasciare raffreddare e servire.